Il governo Mussolini dal 1922 ai Patti Lateranensi

Il primo provvedimento preso da Mussolini fu, il 15 dicembre 1922, la costituzione del Gran Consiglio del Fascismo. Era essenzialmente un organo di partito, ma aveva anche un ruolo governativo, in quanto i suoi componenti ricoprivano cariche dello Stato. Poco più tardi, il 28 ottobre 1922, trasformò le squadre fasciste il Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MSVN), in modo da legittimarle e da attribuire al Partito Fascista un ruolo dominante all'interno dello Stato.

Il 23 luglio 1923 predispose una legge elettorale in grado di fargli mantenere il controllo del Governo, la cosiddetta "legge Acerbo", dal nome del suo proponente. Tale legge prevedeva un premio di maggioranza, ossia la lista che avesse ottenuto almeno il 25% dei voti e avesse superato tutti gli altri partiti avrebbe ottenuto i due terzi dei seggi. La legge doveva essere approvata dalla Camera, dove il voto decisivo era quello dei deputati del Partito Popolare di don Luigi Sturzo. Mussolini riuscì ad ottenere aiuto dalla Santa Sede, che impose al sacerdote di ritirarsi dalla politica. Privi della guida del sacerdote, i popolari si arresero e uscirono di scena. La legge fu approvata il 23 luglio 1923; don Sturzo prese la via dell'esilio per ritornare in Italia solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Il 6 aprile 1924 si tennero le elezioni politiche con il nuovo sistema maggioritario. Il governo aveva promosso il cosiddetto "listone", una lista di coalizione che includeva oltre ai fascisti alcuni elementi della tradizionale classe dirigente. La lista fascista ottenne il 65% dei voti e 374 deputati, dei quali ben 275 erano iscritti al Partito Fascista.

Riconfermatosi come Duce del Fascismo e sancendo l'impotenza dell'opposizione con il discorso del 3 gennaio 1925, Mussolini soppresse le libertà politiche, e da quel periodo si comincia a parlare di regime fascista. Le leggi più significative di quel periodo furono:
- la legge del 24 dicembre 1925, che attribuiva al Capo del Governo poteri quasi assoluti;
- la legge del 31 dicembre 1925, che sottoponeva ogni pubblicazione al controllo politico;
- la legge del 25 novembre 1926, che rendeva illegale qualsiasi dissenso, istituiva un tribunale speciale per i reati
   politici e ristabiliva la pena di morte.

Dopo di allora, il partito ebbe il ruolo di inquadrare nelle sue strutture il maggior numero di italiani, e di svolgere una intensa opera di propaganda. Nacquero varie organizzazioni specifiche: l'Opera Nazionale Balilla (ONB), più tardi Gioventù Italiana del Littorio (GIL), per l'inquadramento dei bambini e dei giovani; i Gruppi Universitari Fascisti (GUF), a cui aderivano gli studenti universitari; le Massaie Rurali e i Fasci Femminili, rivolte delle donne di campagna e di città; l'Opera Nazionale Dopolavoro, per assicurare ai lavoratori una rete di attività assistenziali e ricreative, e con la quale ci fu un tentativo ben riuscito di avvicinare al partito il ceto operaio.

La "Battaglia del Grano"

La politica agraria del regime si realizzo dopo che il fascismo aveva organizzato una politica brutale nei confronti delle campagne, eliminando ogni conquista dei contadini e dei braccianti ottenuta subito dopo la guerra. Inoltre fu introdotta una legge per limitare i movimenti dei contadini dalle campagne alle città. Nel giugno del 1925 fu lanciata la "battaglia del grano", con l'obiettivo di raggiungere l'autosufficienza in campo granario, grazie anche al reinserimento di un dazio sulle importazioni di grano. Erano previste la meccanizzazione della produzione, la concimazione chimica, la sperimentazione culturale. L'obiettivo non fu raggiunto, ma la campagna ebbe un forte effetto propagandistico, e le foto del Duce che trebbiava il grano a torso nudo erano molto popolari negli anni Trenta, facendo aumentare il consenso.

La rivalutazione della Lira: Quota 90

Nel 1926 il ministro De Stefani diede le dimissioni e alle Finanze fu chiamato Giuseppe Volpi, che ottenne un ingente prestito dagli Stati Uniti. Abbandonato il precedente liberismo, Volpi attuò una politica protezionistica favorevole alle grandi imprese, efficacemente detta di "privatizzazione dei profitti" e di "socializzazione delle perdite". Nel 1927 la lira fu rivalutata, fissando il tasso di cambio a 90 lire per una sterlina, mentre prima ne occorrevano 150. L'operazione aveva anche un valore propagandistico, in quanto era in favore dei piccoli risparmiatori. In Italia vi fu una forte deflazione, favorita da alcune misure complementari: restrizione del credito, riduzione di sconti e anticipazioni ad altre banche da parte della Banca d'Italia, taglio dei salari del 20%, introduzione del prestito del Littorio (ossia la conversione dei Buoni del Tesoro in prestiti consolidati). La lira finì per essere, paradossalmente, una moneta troppo forte, e ciò provocò una diminuzione delle esportazioni e la crisi di alcuni settori produttivi.

I Patti Lateranensi

I rapporti tra l'Italia e la Chiesa erano rimasti bruscamente interrotti dal 1870. Le trattative ripresero con il governo Mussolini nell'estate del 1926 per concludersi l'11 febbraio 1929, con la firma dei Patti Lateranensi, comunemente chiamati "Conciliazione". Erano sostanzialmente divisi in tre parti:
- la prima parte era un trattato internazionale, con il quale la Santa Sede riconosceva lo Stato Italiano ponendo fine alla questione romana, e lo Stato Italiano riconosceva la sovranità della Santa Sede sul territorio di Città del Vaticano e su altri particolari edifici;
- la seconda parte era una convenzione finanziaria, con la quale lo Stato Italiano si impegnava a corrispondere alla Santa Sede una cospicua somma, a risarcimento dei territori persi con l'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'Italia;
- la terza parte era una concordato, che definiva i diritti della Chiesa in Italia, elevando la religione cristiana cattolica a religione di stato, limitando i diritti degli altri culti ammessi e limitando anche chi incorresse in sanzioni ecclesiastiche.

La Conciliazione giovò alla Chiesa sul piano pratico, e al fascismo, che essendo riconosciuto dalla Chiesa rafforzò le proprie posizioni e consolidò il proprio potere.

Il 24 marzo 1929 si svolsero le prime elezioni del regime fascista, quasi un plebiscito. L'affluenza fu quasi del 90%, altissima per l'epoca. I sì furono 8.506.576, mentre i no furono solo 136.198. Il Fascismo era ormai saldamente insediatoalla guida dello Stato Italiano.

Corporativismo e cultura

Gli effetti immediati della crisi del 1929 colpirono non le industrie, ma i lavoratori. Con un'intensità mai vista prima, lo stato intervenne sull'economia, con una politica di salvataggio delle industrie in dificoltà. L'IMI, nato nel 1931, si sostituì alle banche nel finanziamento delle industrie. Nel 1933 l'ente fu sostituito dall'IRI, che arrivò a detenere i titoli del 50% dell'industria pesante, e una percentuale ancora maggiore di quelli delle banche. La novità era che l'IRI divenne di fatto un ente pubblico imprenditore, che grazie alle partecipazioni in imprese private, conseguiva utili per lo stato.

Il corporativismo: ideologia e realtà

Considerato il prodotto originale del Fascismo (ma in realtà già presente nella politica dei cattolici), e guardato - grazie all'abile campagna propagandistica del regime - con interesse all'estero come possibile rimedio alla crisi economica dei primi anni Trenta, il corporativismo riscosse più fortuna tra gli intellettuali che tra gli imprenditori.
Il corporativismo intendeva organizzare l'economia e i rapporti tra le classi, superandone i conflitti per conciliarli in nome dell'"interesse superiore della nazione". In altre parole, esso era una terza via tra socialismo di stato (di stampo sovietico) e il capitalismo liberale a economia di mercato. Le corporazioni erano 22, ispirate al criterio di rappresentanza degli interessati:
ciclo agricolo, industriale e commerciale: cereali, orto-flori-frutticoltura, viti-vinicoltura, olearia, bietole e zucchero, zootecnica e pesca, legno, prodotto tessili;
ciclo industriale e commerciale: metallurgia e meccanica, industrie chimiche, abbigliamento, carta e stampa, costruzioni edili, acqua gas ed elettricità, industrie estrattive, vetro e ceramica;
servizi: previdenza e credito, professioni e arti, mare e aria, comunicazioni interne, spettacolo, ospitalità.
L'esistenza delle corporazioni fu necessaria per trasformare nel 1939 la Camera dei Deputati in Camera dei Fasci e delle Corporazioni.

Bonifiche e ruralizzazioni

Grande impulso fu dato alle grandi opere pubbliche. La bonifica integrale era già stata avviata nel 1928; oltre che alla bonifica idraulica e alla lotta contro la malaria si intendevano appotare migliorie con la costruzione di strade, acquedotti, case coloniche. Nel 1934 fu conclusa la bonifica dell'Agro Pontino, ove furono fondate cinque nuove città: Littoria (oggi Latina, 50.000 abitanti), Sabaudia (5.000 abitanti), Pontinia (4.000 abitanti), Aprilia (3.000 abitanti), Pomezia (12.000 abitanti).

La fascistizzazione della cultura

Già nel giugno 1925 fu fondato per ordine del PNF, l'Istituto Nazionale Fascista di Cultura, con lo scopo di tutelare e diffondere (con la rivista Educazione Fascista) la cultura nazionale e le idealità fasciste. Dello stesso anno fu la progettazione della Enciclopedia Italiana a cura dell'Istituto Giovanni Treccani: realizzata tra il 1929 e il 1935, vide la collaborazione di fascisti, afascisti, non fascisti e antifascisti. La voceFascismo era firmata da Mussolini.
Per quanto riguarda l'Università, fu imposto il giuramento di fedeltà ai docenti universitari. Solo 12 rifiutarono. Alla fine degli anni Venti nacquero le prime facoltà di Scienze Politiche, dove grande fu lo spazio destinato al corporativismo. I Gruppi Universitari Fascisti, nati prima della Marcia su Roma, avevano lo scopo di formare il futuro ceto dirigente.


OPERATO DEL GOVERNO MUSSOLINI
ACQUA Si sforzò ad applicare una politica per cercare acqua potabile e creò una rete di acquedotti nazionali, i più famosi furono l'acquedotto Pugliese e di Peschiera
AGRICOLTURA Figlio della terra rurale, che portava nel sangue, continuò promuovere la politica dello sviluppo rurale e dell'agricoltura
AEREONAUTICA Quando ondò al potere la trovò quasi inesistente e con scarsissima tecnologia, la potenziò e sviluppò portandola a vincere alti traguardi e fu tra le migliori d'Europa
ALBERI Istituì il Corpo della Guardia Forestale, creò parchi e potenziò il rimboschimento
AMMINISTRAZIONE Non sapeva amministrare oculatamente i suoi soldi, ma per l'amministrazione finanziaria dello Stato fu modello di efficienza 
ANALFABETISMO Eravamo senza scuole e detenevamo il primato di analfabetismo in Europa, siamo diventati i primi per numero di scuole e ultimi nell'Analfabetismo popolare 
ANIMALI Emanò leggi punitive contro chi li maltrattava 
ARCHEOLOGIA Sviluppò e potenziò l'archeologia in tutti i suoi settori ed emanò leggi per la tutela e salvaguardia del patrimonio artistico ed archeologico 
ARCHIVI Nell'anno 1923 istituì gli Archivi di Stato 
ARTIGIANATO Pose particolare attenzione al settore dell'artigianato tutelandolo con leggi specialiASFALTOCentuplicò le strade creando una fitta rete di comunicazione, fu il primo ad utilizzare l'asfalto per la bitumazione delle stesse 
ASSEMBLEA Amava dare interesse alle assemblee, in
particolare con gli stranieri, fondò la 

FAOASSISTENZA Creò l'opera per la Maternità e per l'infanzia per la tutela della salute delle madri e dei figli 
ATEISMO Fu il primo che fece sentire il nome di Dio e della Chiesa in Parlamento, firmò i patti Lateranesi con la Chiesa Cattolica di Roma 
ATLETICA Per il Duce lo sport era di primaria importanza, tantè che volle tutti atleti, si iniziava con la ginnastica fin dall'asilo sino alla maturità 
AUTARCHIA A seguito delle sanzioni imposte all'Italia siamo riusciti a vivere per un lungo periodo in perfetta autarchia, con grande spirito nazionale. I primi nel mondo 
AUTOMOBILE Appassionato di auto, incentivò e promosse la produzione degli autoveicoli popolari per tutti, vedi la Balilla e la Topolino 
BIBLIOTECA Volle che in tutti i paesi d'Italia ci fosse una biblioteca a disposizione di tutti 
BONIFICHE Fece bonificare milioni di ettari di terreno insalubri, rendendoli da incolti, fertilissimi, creando nelle stesse terre bonificate delle città operose per i coloni bonificatori 
BRIGANTAGGIO Emanò leggi e provvedimenti speciali, oltre che far applicare le stesse contro la Mafia e la Camorra che furono quasi completamente smantellate ed eliminate in Italia 
CALCIO Fece del gioco del Calcio il gioco nazionale, tantè che l'Italia vinse due titoli mondiali 1934 e 1938 
CAMPEGGIO Amava la natura ed il campeggio all'aria aperta tanto che istituì le colonie alpine e lo fece amare agli italiani 
CARBONE Fece cercare e scavare carbone in tutte le regioni d'Italia, Carbonia ne fu la prova 
CASA Una delle preoccupazioni più grandi del Duce fu quella di poter dare una casa a tutti, fu il primo che finanziò e fece costruire tante Case popolari per i poveri in tutt'Italia 
CHIESE Fece costruire migliaia di chiese, solo nelle paludi Pontine ne costruì 126 (es. Aprilia) 
CINEMA Per Lui il cinema era un grande mezzo di comunicazione alle masse, amò così tanto il cinema che fece costruire a Roma 
CINECITTA'CIRCEO Era un borgo antico abbandonato e in rovina, fu fatto rinascere come Parco Nazionale 
CITTADINE E COMUNI COSTRUITI DAL DUCE IN 10 ANNIA prilia, Ardea, Fregene, Guidonia, Latina, Ladispoli, Ostia Lido, Palo, Pomezia, Sabaudia 
CITTA' GIARDINO Volle che in ogni città italiana ci fosse una città giardino detta Mussoliniana 
COLONIALISMO Ridiede le colonia all'Italia e fece come Roma, volle le colonie con i diritti italiani 
CONSORZI Il Duce fondò i Consorzi Agrari al servizio e allo sviluppo degli agricoltori 
 CONTADINI Figlio della terra rurale, tra tutti i lavoratori amava i contadini, definendoli i più utili d'Italia 
COSTRUZIONI Diede impulso e sviluppo all'ediliza sia pubblica che privata fecendo costruire case, palazzi, ministeri 
DEMOCRAZIA Tra tutti i politici se cera un democratico, era il Duce, seguiva il popolo, odiava le democrazie corrotte, lassiste e qualunquiste 
DIGHE Ne fece costruire molte per raccogliere le acque da convogliare negli acquedotti e per produrre energia elettrica 
DISCIPLINA il Duce amava la disciplina, pretendeva completa disciplina e amava dire che "Un popolo disciplinato è un popolo superiore 
DISOCCUPAZIONE Amava il lavoro e la maggior preoccupazione per il Duce fù sempre la disoccupazione che cercò di arginare con ogni mezzo e sforzo DITTATURA Quella Fascista non fu una vera e propria dittatura, il periodo fascista si può definire una sorta di democrazia popolare 
DOPOSCUOLA Fondò l'istituzione Doposcuola e Lavoro per completare la preparazione degli alunni ed impegnarli saggiamente nelle ore libere 
DESERTO Esportando la nostra esperienza diretta, irrigandolo e bonificandolo fece in grandi aree del deserto libico una vasta zona di altissima produzione agricola 
EDILIZIA Modernizzò l'edilizia e diede vita a imponenti costruzioni private e pubbliche, costruì monumenti e scuole 
ENCICLOPEDIA Il Duce fu l'autore della più grande e completa Enciclopedia del mondo di quei tempi 
ESPORTAZIONE L'orgoglio italiano era per il Duce un altro punto fisso, bisognava produrre per esportare esportare nel mondo i nostri prodotti agricoli ed industriali 
ETIOPIA Regione dl corno d'Africa che fu colonia Italiana 
FERROVIE Diede grande importanza allo sviluppo delle ferrovie creando tantissime linee ferroviarie in tutt'Italia 
FINANZE Istituì il Corpo Della Guardia di Finanza che prima non era militarizzato 
GELA Cambiò il nome ( prima era Terranuova ) e ne fece una moderna città italiana 
GIORNALE Creò sette giornali e ne diresse alcuni 
GOVERNO Il Governo Fascista rimase al potere 20 anni 
GUARDIE Fondò la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, era la Guardia nazionale per garantire a tutti i cittadini e in tutti i paesi sicurezza e tranquillità ILLUMINAZIONE Al Duce piaceva la luce e sviluppò l'illuminazione in molte città e paesi 
INTERNAZIONALISMO Fu uno statista che volle avere contatti con tutti gli Stati del mondo 
LAGO DI NEMI Il Duce che amava la storia e l'archeologia, negli anni 1930 e 1931 fece prosciugare il lago per riportare alla luce le navi romane 
LIBERTA'Il Duce amava definirla così: libertà completa , controllata e civile 
LIRA Diede impulso all'economia italiana tanto da aumentare il valore della Lira 
 MILLE MIGLIA La corsa automobilistica fu una creazione del Duce 
MONZA Questo circuito automobilistico venne ideato e voluto da Mussolini 
NOVECENTO 900Fu uno stile di vita creato dal Duce, così nell'arte come nelle opere pubbliche e nell'edilizia popolare 
OSSERVATORI Creò gli osservatori di: Genova, Trieste, Merate, Brera, Campo Imperatore 
PANE Per dare il pane a tutti mobilità l'Italia e vinse la battaglia "del grano" 
PINO, PIOPPO, ABETE Alberi prediletti dal Duce che faceva piantare in tutta Italia 
PREVIDENZA SOCIALE La istituì e in ogni città vi è il palazzo della Previdenza Sociale 
PROVINCIE Furono 72 e ne fondò altre sedici, tra queste: Agrigento, Enna, Frosinone, La Spezia Latina, Massa, Matera, Pistoia, Ragusa, Rieti, Terni, Savona, Varese
RADIO Il Duce amava la radio e aiutò nella ricerca e sviluppo il suo inventore Guglielmo Marconi 
RICERCHE Fondò l'Istituto Nazionale delle Ricerche 
RIFORMA Fu un grande riformatore, ha riformato tutto,la scuola, la politica, il Parlamento e la vita stessa degli italiani RIMBOSCHIMENTO Volle che il Corpo della Forestale rimboscasse tutto: monti, pianura e litorali marittimi 
RISPARMIO Era scrupolosamente risparmiatore nelle spese dello Stato italiano 
ROMA Capus Mundi. Ne fece una metropoli con la massima espressione urbanistica all'EUR, vedi le sue strade, i viali, le sue piazze, i ministeri, i palazzi, le accademie, le università, l'edilizia popolare e la Roma antica riportata alla luce del sole 
TEMPO LIBERO Il Duce voleva che i giovani italiani utilizzassero il tempo libero nella socializzazione con la ginnastica 
TERME Ripristinò le vestigia dei romani e del Littorio e quindi anche nelle Terme 
TREBBIATRICI Ne comprò e distribuì molte ai contadini per lavorare la terra 
TRIBUNALE SPECIALE Istituito per combattere i nemici dello Stato e del Governo. La condanna era quella del carcere o dell'esilio, non fu mai la morte 
TUBERCOLOSI Era considerata inguaribile, ma gli diede battaglia con la Costruzione degli ospedali "Forlanini" per la sua cura della stessa 
UNIVERSITÀ Ha costruito tante università, anche la Città Universitaria a Roma 
URBANISTICA Voleva una urbanistica moderna e funzionale, fu un grande precursore dei tempi 
VACCINAZIONE Mise in atto e ordinò la vaccinazione preventiva di tutti i bambini anche i più piccoliVELADivenne uno sport praticato al tempo del Duce come tanti altri sport non esistenti allora 
VIGILI DEL FUOCO Furono istituiti per volontà del Duce 
VULCANO propose fin da allora uno studio speciale sulle eruzioni dei vulcani 
ZOLFO Il Duce potenziò la ricerca dello zolfo in tutte le regioni